La proliferazione di batteri e agenti patogeni è una delle minacce più comuni. Ambienti pubblici o privati, a causa del passaggio e/o del soggiorno di esseri umani, possono facilmente accogliere forme di vita batteriche in grado di mettere in pericolo la salute.
Su richiesta, la nostra azienda provvede alla disinfestazione di qualsiasi tipologia di ambiente. I nostri tecnici intervengono con i migliori prodotti e le attrezzature più all'avanguardia garantendo risultati concreti in tempi ristretti.
Ooteche: forma circolare da 7 a 12 mm di colore bruno scuro o bruno rossastro. Colore: da marrone scuro a nero, torace e addome hanno colore uniforme.
Luoghi preferiti: predilige ambienti più freschi e molto umidi come cantine, scarichi d’acqua, tombini, scarichi domestici, parcheggi sotterranei; si nutre di sostanze organiche.
Ooteche: forma circolare e allungata di 6 mm. Colore: giallo bruno rossastra.
Luoghi preferiti: ambienti caldi e umidi come cucine, lavastoviglie, bagni, depositi alimentari, bar, ristoranti, canaline elettriche, scarichi, ecc.
Vive soprattutto di notte, ha paura della luce, è molto veloce e si nutre di farinacei.
Ooteche: forma circolare di 8mm
Colore: bruno scuro – rossastro
Luoghi preferiti: ambienti molto caldi e umidi, bagni, scarichi depositi alimentari
Lungo la parte interna di abitazioni, cucine, depositi con alimenti viene utilizzata una pasta in gel nei punti critici. Lungo la parte esterna degli edifici, perimetri cantine, pozzetti di scarico compreso crepe e fessure viene impregnato l’insetticida liquido con l’utilizzo di pompe a pressione.
Prima di intervenire con la disinfestazione è opportuno identificare il tipo di insetto e il luogo da ispezionare e in seguito verrà eseguita la disinfestazione mirata.
Le specie più comuni sono la formica nera da giardino, la formica faraone (da interni) e la formica argentina (da interni).
La formica nera nidifica all’aperto o in prossimità di edifici; le formiche condividono il cibo con tutti gli altri esemplari, ciò porta alla formazione di percorsi intensamente battuti dai formicai alle fonti di cibo.
La formica faraone e argentina nidificano all’interno dei fabbricati e in particolare nelle vicinanze delle cucine.
Le misure più efficaci per controllare il movimento di tali insetti consiste nel magazzinare gli alimenti in contenitori sigillabili, una pulizia periodica rimuovendo il più possibile resti di cibo e smaltimento degli scarti della cucina.
Prima di intervenire con la disinfestazione è opportuno identificare il tipo di insetto e il luogo da ispezionare e in seguito verrà eseguita la disinfestazione mirata.
La disinfestazione nella parte esterna viene eseguita collocando postazioni con esca granulare nei giardini e l’uso appropriato di insetticida irrorando il focolaio e il loro camminamento.
Lungo la parte interna di abitazioni, cucine, depositi con alimenti viene utilizzato una pasta in gel nei punti critici.
L’adulto è lungo 3-4 mm, di colore rosso marrone. Morfologicamente è simile a T. castaneum, da cui si distingue per la struttura delle antenne, progressivamente ispessite dalla base all’apice, e dagli angoli anteriori del protorace, distintamente sporgenti.
La femmina depone da 350 a 900 uova. La durata della vita dell’adulto femmina è circa 1-1,5 anni, del maschio sino a 2 anni. La durata del ciclo di sviluppo più breve è di 25 giorni a 30°C e 70% U.R.
Il tribolio vive sulle cariossidi di cereali spezzate o già danneggiate da altri insetti, svuotandole, nonché su farine e crusche, conferendo loro sapori e odori sgradevoli, e rendendole inutilizzabili nei processi di pastificazione e di panificazione.
In caso di elevate infestazioni, nella massa di cariossidi stoccate, l’umidità può subire un notevole rialzo, favorendo il manifestarsi di processi fermentativi, e quindi conducendo a un ulteriore degrado qualitativo e quantitativo.
L'anobio del tabacco è un coleottero anobio dal corpo di colore giallo-bruno tendente al rosso e dalle dimensioni comprese tra i 2,5 e i 3 mm. Le elitre del Lasioderma Serricone sono ricoperte da una leggera peluria e lisce.
Le antenne del Tarlo del tabacco sono dentellate, e sono il carattere distintivo più evidente che può aiutare a riconoscere la specie. Ha tre paia di piccole zampe toraciche e sfumature che vanno dal bianco al giallastro, con la testa marrone chiaro e mandibole nere.
La riproduzione di questo coleottero infestante delle derrate ha luogo nei mesi più caldi dell'anno. La femmina del Lasioderma Serricone depone le uova direttamente sul substrato di alimento idoneo al nutrimento delle larve della specie. Le larve dell’anobio del tabacco sono molto simili a quelle dei tarli del legno e, come loro, scavano numerose gallerie nel cibo di sezione perfettamente circolare.
Insetto infestante che mangia praticamente di tutto, attacca le derrate alimentari più disparate: frutta secca, tabacco, tessuti, farine, spezie, semi di varie piante, camomilla, pesce secco, fibre vegetali, pelo animale.
L’adulto ha le dimensioni di 2-3mm, 6 sculture dentellate per ciascun lato del torace e un lungo tratto di testa dietro gli occhi. La larva è di un colore che spazia dal giallo al bruno con testa bruna.
Si nutre soprattutto di cereali e derivati, ma anche di frutta secca, noci e altro.
Dimensioni dell’adulto sono di 2-3mm, torace convesso, corpo ricoperto di peli sottili ed elitre con scanalature dentellate.
La larva attiva nelle prime fasi dello sviluppo scava gallerie all’interno delle sostanze solide.
È un insetto che vola spesso e gli adulti non necessitano di nutrirsi.
La Calandra del grano è un piccolo Curculionide (circa 3-5 mm di lunghezza), di colore marrone con tonalità variabili chiare o scure; presenta un lungo rostro e antenne rossastre e genicolate. Il pronoto è punteggiato, come peraltro le elitre; queste presentano una punteggiatura localizzata in solchi longitudinali.
Le ali posteriori sono assenti per cui è un insetto incapace di volare; le zampe sono bruno-rossastre. Il danno si manifesta sulle cariossidi di vari cereali in magazzino, con particolare riferimento al frumento, all'orzo, al mais e alle paste alimentari. Il danno è determinato dagli adulti, ma soprattutto dalle larve.
La calandra supera l'inverno allo stadio di adulto, all'interno dei magazzini.
Le femmine, dopo aver scavato con il rostro un foro nella cariosside, depongono un uovo per ogni seme; nel corso dell'ovideposizione, che può durare anche alcuni mesi, vengono deposte più di 200 uova.
Dopo circa una-due settimane dalla deposizione delle uova esce una larva apoda che vive nutrendosi dell’amido della cariosside fino a maturità (circa un mese); raggiunta la maturità, sempre all'interno del seme, la larva si impupa.
Nel corso dell'anno si compiono almeno tre generazioni; in condizioni ottimali le generazioni possono essere anche 6.
La tignola fasciata del grano (Plodia Interpunctella) è un insetto che infesta le farine di cereali, le paste alimentari, la frutta secca, le sostanze organiche animali conservanti, le cariossidi di cereali, ecc.
L'adulto è una farfalla che può raggiungere anche 20 mm di apertura alare, le ali anteriori presentano, alla base, una fascia di color crema e nella parte distale una fascia di colore bruno-arancio, separate da una striscia scura.
Le larve possiedono una spiccata polifagia, potendo nutrirsi di varie sostanze di origine vegetale allo stato secco (cereali, farine, mandorle, nocciole, noci, pinoli, pistacchi, arachidi, prugne secche, fichi secchi, soia, carote, biscotti, cioccolato).
Le larve attaccano ogni tipo di derrata, deteriorandola, e producendo spesse bave sericee, che causano l’innalzamento della temperatura e dell’umidità nelle masse stoccate.
In ambienti domestici le tignole fasciate prolificano con molta facilità a causa della presenza di farina e pasta. In genere durante il giorno sono statiche su tende o pareti. Sono attratte dalle superfici con colori omogenei.
Per l'eliminazione uno dei metodi più conosciuti è l'utilizzo di carte adesive ai feromoni, che attraggono solo i maschi, allo scopo di bloccare la riproduzione. Le larve della tignola si insinuano nelle spaccature dei muri e nelle intercapedini dei mobili.
La Ephestia Kuehniella è una farfalla che raggiunge i 20 mm di apertura alare. Le ali anteriori sono grigiastre con variegature scure, mentre le ali posteriori sono chiare; entrambe sono brevemente frangiate.
La larva (circa 20 mm di lunghezza) è di colore giallognolo-rosato; il capo, il protorace e la parte terminale dell'addome sono di color bruno.
Le larve si incrisalidano in nascondigli sui muri, riparandosi con una tela sericea. Farine e semole sono il loro substrato alimentare preferito. Gli adulti sfarfallano durante tutto l’anno.
Preferiscono luoghi non ventilati e di poca luce, stanno nascosti durante il giorno dentro fessure o in altri ambienti riparati; si spostano camminando, piuttosto che volando, al crepuscolo o di notte
Prima di intervenire con la disinfestazione è opportuno identificare il tipo di insetto ed il luogo da ispezionare ed in seguito verrà eseguito un monitoraggio specifico per ogni tipo di insetto, attraverso trappole a cattura con feromoni.
Deve sempre essere evitata la contaminazione di superfici che vengono in diretto contatto con gli alimenti.
Qualora abbiamo individuato il tipo di insetto ed in grado di infestazione si interviene con opportune tecniche mirate di disinfestazione per distruggere il focolaio.
Nell'industria molitoria è importante conoscere il comportamento delle tignole delle farine la cui infestazione può essere tenuta sotto controllo anche mediante il contemporaneo impiego di lampade a luce UV con parte collante e di trappole con feromoni.
La disinfestazione potrà essere effettuata mediante l’utilizzo di insetticidi liquidi lungo i perimetri interni compreso crepe e fessure e l’impiego di generatori di nebbie calde o fredde, nei momenti di fermo tecnico dell'industria per non creare problemi all’azienda.
La mosca domestica è uno degli infestanti più diffuso, particolarmente legato alle immondizie e ai ricoveri degli animali. Appartiene alla famiglia dei Mucidi e ha una vita breve da 8-10 gg., però è in grado di riprodursi con estrema facilità.
Insetto attivo solo per le ore diurne e di notte riposa negli angoli o sospesi al soffitto.
La lotta all’infestante deve iniziare per tempo ed è opportuno intervenire dal periodo aprile a ottobre. All’interno degli edifici vengono posizionate trappole a luce uv con parte collante (a norma H.A.C.C.P.); per i trattamenti all’esterno vengono posizionate trappole a cattura biologiche, insetticidi abbattenti e residuali con l’utilizzo di pompe a pressione o atomizzatori a spalla.
La mosca carnaria è un dittero della famiglia delle Sarcophagidae. La larva, detta bigattino o baco di sego, è di colore biancastro ed è lunga qualche millimetro. Durante il ciclo precedente alla metamorfosi si ciba di carne in putrefazione. La Sarcophaga carnaria è vivipara.
Tra le molte specie di zanzara presenti in Italia, le più comuni sono la zanzara tigre che punge prevalentemente di giorno e la zanzara comune che punge di sera.
La zanzara tigre depone le uova in piccoli contenitori con poca acqua (vasi sottovasi, grondaie).
La zanzara comune frequenta acque piuttosto calde e stagnanti e presente di solito d’estate.
Per la disinfestazione adulticida nei giardini, aree urbane e verdi pubblici si utilizza insetticida abbattenti e residuali con l’utilizzo di pompe a pressione o atomizzatori a spalla.
La vespa cabro, conosciuta comunemente come calabrone, ha una lunghezza di 3,5cm (regina), 2,5 cm (operaie) di colore giallo-arancio e rosso-marrone.
Un insetto presente in pianura e in collina, nidifica negli alberi cavi, intercapedini, nei muri, camini, soffitte e cassonetti delle persiane dal mese di marzo al mese di ottobre.
Le reazioni allergiche al veleno di vespidi possono essere talmente gravi da provocare uno shock anafilattico con conseguenze a volte fatali.
Lunghi da 1 a 5 cm, i vespidi hanno corpo bruno o nero a strisce gialle. I nidi possono essere più o meno complessi e sempre costituiti di un materiale simile al cartone.
Questo viene creato impastando del legno con saliva (da qui il soprannome di vespe cartonaie) e sono posti su rami, rocce, cavità dei tronchi oppure sottoterra, e sono divisi in cellette esagonali con apertura inferiore.
Il numero di componenti di una società può andare da alcune decine a più di 100.000 individui come nel caso di certe specie tropicali.
La disinfestazione contro questi insetti avviene con l’utilizzo di insetticida liquido ad abbattenza immediata e con l’estirpazione dove possibile del favo da personale qualificato e attrezzato.
Si tratta di animali di piccole dimensioni (da meno di un mm. fino a 3 cm di lunghezza), caratterizzati dalla fusione del cefalotorace con l'addome e dall'assenza di segmentazioni evidenti.
Comprendono numerose specie parassite temporanee o permanenti di animali e vegetali, responsabili di infestazioni denominate acariasi.
Gli acari presentano una notevole varietà morfologica, potendo avere un apparato boccale adatto a scavare, succhiare o pungere grazie ai cheliceri chiusi in un rostro formato dalla base dei pedipalpi allungate e saldate a tubo; possono avere zampe adatte alla corsa, al nuoto, munite di uncini o ventose per aggrapparsi al substrato, in alcuni casi sono sprovvisti di zampe non avendo esigenze di locomozione.
L'apparato respiratorio è atrofico e la respirazione avviene attraverso la cute molle. La riproduzione avviene generalmente con la deposizione delle uova, da cui nascono larve che nel corso della metamorfosi verso lo stadio adulto acquistano il quarto paio di zampe.
Uova: ovali di colore bianco perlaceo (0,5 mm di lunghezza). La femmina depone le uova sull'ospite; queste rapidamente cadono a terra.
I luoghi di maggiore concentrazione delle uova sono rappresentati da quelli ove l’animale trascorre la maggior parte del suo tempo (ad es. la cuccia). La vita larvale si sviluppa in un periodo compreso tra 5 e 11 giorni (al massimo 21) in funzione della disponibilità di cibo e delle condizioni ambientali.
Le larve delle pulci sono estremamente sensibili alla disidratazione; pertanto non sopravvivono in aree esposte al sole. Vivono bene in zone ove il movimento dell’aria è minimo (ad es. nella parte più fitta della trama di un tappeto).
Adulto: identifica il potenziale ospite in movimento e vi salta sopra grazie alla spinta permessa dalle zampe posteriori. Il ciclo completo si sviluppa in un periodo di tempo di circa 3-5 settimane. L’adulto, senza la possibilità di alimentarsi muore in circa 12 giorni.
Le zecche sono artropodi adattati alla vita parassitaria. Si comportano pertanto da parassiti esterni di mammiferi, uccelli e rettili e da questi ricavano pungendo e succhiando il sangue necessario al loro sviluppo.
Le zecche si suddividono in due gruppi ben distinti: gli Ixodidi (zecche a corpo duro) e gli Argasidi (zecche a corpo molle).
Entrambi i gruppi sono importanti vettori di agenti patogeni (virus, batteri, rickettsie, protozoi) pericolosi per l’uomo ed altri animali. Una delle malattie più note trasmesse dalle zecche è la malattia di Lyme.
La cimice dei letti (Cimex Lectularius L.) aumenta in questi ultimi anni la propria fastidiosa presenza in alberghi, locande, bad and breakfast, pensioni e anche mezzi di trasporto pubblici.
Le cimici, le loro uova e i loro depositi fecali, essendo molto piccoli, sono rilevabili con l’uso di una pila o una lente d’ingrandimento.
Prima di eseguire la disinfestazione con insetticida liquidi è opportuno eliminare ogni fonte di annidiamento possibile per l’insetto, verificare la loro presenza all’interno di battiscopa, infissi delle porte, prese elettriche e quant’altro.
Si utilizza insetticidi abbattenti e residuali e inoltre è opportuno utIlizzare anidride carbonica
La Scutigera Coleoptrata è un artropode chilopode grigio-giallastro con 15 paia di zampe. Originario della regione mediterranea, si è diffuso in altre parti del mondo e vive solitamente nelle abitazioni dell'uomo. È un insettivoro che uccide e mangia insetti.
La scutigera adulta ha 15 lunghissime e delicate paia di zampe e un corpo rigido che le permette di correre con sorprendente velocità su pareti, soffitti e pavimenti. Vivono dai tre ai sette anni, a seconda dell'ambiente.
Si nutre di ragni, cimici, termiti, scarafaggi, pesciolini d'argento e altri insetti domestici. Uccide la sua preda iniettando veleno attraverso i suoi denti. Depone le uova in primavera.
La scutigera può mordere un essere umano, ma accade raramente. Quando succede, il morso non è peggiore di quello di una piccola ape. Il peggio che ci si può aspettare e un po' di dolore e un leggero gonfiore nella zona del morso. I sintomi spariscono in genere nel giro di qualche ora.
Tuttavia il morso può causare problemi di salute a coloro che sono allergici al suo blandissimo veleno, simile a quello della maggior parte dei chilopodi.
Gli scorpioni sono un ordine di artropodi velenosi della classe degli aracnidi.
Ci sono circa 2000 specie di scorpioni nel mondo, caratterizzati da un corpo allungato e una coda segmentata che termina con un pungiglione da cui viene iniettato il veleno.
Il grillo delle cantine ha le dimensioni di 15-20 mm. Descrizione: grillo attero di colore grigio-beige o giallo con macchie scure e tacche brune sulle zampe.
L'ovopositore della femmina è lungo e sottile e misura circa 12-17 mm. Il suo habitat ideale sono case, edifici e cantine, ma è presente anche nelle cavità naturali e nelle lettiere dei boschi.
Periodo di attività: in ambiente domestico è attivo tutto l'anno, mentre in natura gli adulti si osservano da aprile a settembre.
Il ragno è molto attivo al crepuscolo, anche se si può incontrare in altre ore, specialmente nelle giornate estive non particolarmente calde.
Costruisce una particolare tela “a sacco” che usa come rifugio e a fini riproduttivi, in genere su piante erbacee cresciute in luoghi umidi (ad esempio Carex sp. ). Grazie alla sua sensibilità tattile molto spiccata è un abilissimo cacciatore. Preda principalmente ortotteri, blattoidei e altri ragni.
Vive prevalentemente nei prati, prediligendo quelli umidi e caratterizzati da folta vegetazione cedevole, in grado di essere piegata per la costruzione della tana. Si può trovare anche negli orti e nei giardini.
È conosciuto con alcuni nomi comuni: porcellino di terra o porcellino di Sant’Antonio. Per sopravvivere questo animale necessita di umidità in quanto il suo tegumento non gli consente di preservarla efficacemente.
Per tale motivo questi animali si muovono soprattutto di notte per andare alla ricerca di cibo: vegetali ed animali morti.
Alle volte è possibile vederli deambulare sotto il sole: in quei casi probabilmente l’animale è alla ricerca di un rifugio umido in quanto il vecchio si è disseccato. È possibile trovarli in montagna come in pianura, di giorno si nascondono sotto terra, al di sotto di sassi o in tronchi marcescenti.
Quando riposano o quando sono disturbati si appallottolano formando una sfera che non offre appigli all’aggressore. Le uova frutto dell’accoppiamento vengono trasportate in una sacca umida sotto l’addome.
Adulto di dimensioni 2-3 mm di lunghezza e presenta un corpo di colore rosso-marrone lucido. Corpo privo di peluria.
La femmina depone fino a 120 uova all’inizio della stagione estiva, si schiudono dopo 16gg. e restano allo stadio larvale per un max di 6 settimane. A una temperatura ottimale (33°C) il loro ciclo vitale si conclude in 45 gg.
Per un’accurata disinfestazione da insetti, affidati a noi: contattaci subito!
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